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MIMI 97, 1991

Nell’agosto 1990 gli archetipi  trasparenti della piramide di Pei del “Louvre” svelano a Enrico Baleri una vecchia sedia da cucina blu, minima, tenace. L’idea di una sedia anatomicamente corretta, essenziale e innovativa diventa un imperativo categorico. La soluzione tecnica freneticamente recuperata risente della buona tradizione italiana degli anni ‘50, senza però tradire il particolare carattere innovativo del progetto. La protagonista pucciniana diventa qui una struttura morbida e sfrontata in cui dominano contenuti grafici stilisticamente contradditori: è un delicato sensuale equilibrio di linee tonde e spezzate. Oggetto estremamente versatile, in virtù della sua accatastabilità, sa tanto apparire quanto sparire. La realizzazione non nasconde la rilevanza data alla tecnologia industriale e alla ricerca.